martedì 20 marzo 2012

Convegno Salute Mentale a Cagliari

Venerdì 23 marzo alle ore 18 sarò presente come relatrice al convegno sulla salute mentale e le nuove terapie organizzato dalla Società di Sant'Anna, nella Chiesa monumentale di Santa Chiara.
Venite!

La Musicoterapia Umanistica

Il modello teorico della musicoterapia umanistica è fondato sulle leggi della fisica acustica a partire dal concetto che il suono è la relazione per eccellenza.
APPROCCIO FENOMENOLOGICO
Il presupposto principale consiste nell’accettazione incondizionata del paziente. Qualunque atteggiamento o comportamento ha un suo motivo di essere. La lettura della diagnosi e di dati anamnestici non influenzano il modo di porsi del professionista.
Il paziente, sia esso bambino, ragazzo, adulto va accolto così come si presenta. Dal primo attimo del primo incontro inizia una storia in musicoterapia che porterà verso eventi che nessuno può conoscere. Il superamento del giudizio (epokè) è un modo di vivere e rapportarsi con la realtà, che il professionista riesce a fare proprio attraverso il percorso formativo. 
Come scrisse Edith Stein, rapportarsi con una persona è porsi in relazione con ciò che si vede, si sente, si può toccare, ossia con la corporeità propria in relazione con la corporeità dell’altra persona. “Soggetto dell’empatia [...] è il noi [...] Una singola azione ed altrettanto una singola espressione – uno sguardo o un sorriso – possono perciò offrirmi la possibilità di gettarmi nel nucleo della persona” (Edith Stein Il problema dell’empatiaed. Studium, Roma, 1998).
Noi siamo corpo e tutto accade all’interno del corpo (emozioni, sentimenti, desideri, tensioni, irrigidimenti emotivi che si manifestano nella muscolatura, nella postura, negli sguardi, nei cambi di intonazione della voce, nei gesti, nei movimenti, in scatti improvvisi ecc).
Husserl parla del Körper (il corpo fisiologico, anatomico), del Leib (il corpo che si emoziona), dello Schema Corporeo (il corpo che assume posizioni diverse negli ambienti), del “corpo vivente linguistico” (“il linguaggio è già in un contatto originario con la cosa e per questo può fare quello che fa: nominarla” (Carlo Sini Idoli della conoscenza).
In musicoterapia umanistica è il Corpo vibrante, il luogo e il tempo del percepire il mondo circostante, le persone presenti, se stesso.
Il Corpo Vibrante è l’esempio utile all’uomo per prolungare se stesso mediante la costruzione degli strumenti musicali. La musica è così dentro all’uomo (la Prima Orchestra, il Corpo Vibrante) da essere costantemente riproposta e ricreata in ogni tempo (la storia delle popolazioni) e luogo (la geografia).
In musicoterapia il “fare musica” è ciò che consente un dialogo fatto di movimento, gesti, posture, sguardi, parole, ordine ritmico del numero.
Il suono è, per sua natura, relazione perché per essere tale c’è il mondo ed il percepire il mondo.
La P.N.L. esprime lo stesso concetto nella frase: “la mappa non è il territorio”, ad indicare la soggettività, la particolarità, la limitatezza di ogni percepire. Inizia il percorso in musicoterapia in quanto apertura verso il mondo, verso gli altri, verso l’apprezzamento di se stesso. 
Il paziente, sia esso bambino, ragazzo, adulto, è il protagonista della sua storia e delle esperienze che accadranno in musicoterapia. Attraverso lo sperimentare si verificheranno i cambiamenti interiori che caratterizzano l’efficacia di un agire terapeutico.
Improvvisazione clinica al pianoforte
Ogni strumento musicale presenta dei pregi e dei limiti. Per questo motivo gli strumenti sono molti, suddivisi in categorie (percussioni, fiato, corda) e famiglie (legni, archi, ottoni, membrane, regoli ecc.). Ciò di cui è fatta la musica va sotto il nome di: Ritmo, Melodia, Armonia. Il ritmo da solo non è ancora musica; il ritmo è il telaio su cui si regge una melodia; ogni melodia porta in sé l’armonia o più possibilità di realizzazione armonica; l’armonia è il fondamento sul quale si basa la musica stessa. 
Il vantaggio degli strumenti a tastiera (pianoforte, organo) è quello di permettere, nella contemporaneità, ritmo, melodia, armonia. Si parla di strumenti musicali acustici, pertanto non di strumenti che producono artificialmente effetti sonori. Gli strumenti acustici producono onde vibratorie attraverso l’amplificazione delle casse di risonanza. Le casse di risonanza degli strumenti musicali acustici sono la riproduzione del Corpo Vibrante (l’essere umano). Soltanto gli strumenti musicali acustici possono far convibrare attraverso la risonanza corporea perché sono produttori di onde sonore e risuonatori. 
Il pianoforte a mezza coda è strumento musicale a corda e percussione, nello stesso momento. La gamma dei suoni è estesa (da Hz 27,50 per il tasto più a sinistra fino ad Hz 4184 per l’ultimo tasto a destra). Una corda nel registro grave in un buon pianoforte produce fino a 120 suoni armonici. 
La cassa armonica è in grado di coinvolgere nella risonanza anche il corpo di una persona adulta. 
Nel percorso di formazione il musicoterapeuta prende coscienza del ruolo comunicativo che egli realizza suonando. Egli trova sulla tastiera, in ogni momento, quelle sonorità, quegli accordi (armonia), ritmi melodie con i quali “parla”, guida, asseconda, provoca, accompagna, approva, reagisce ecc. secondo ciò che caratterizza il “noi” della relazione terapeutica. L’empatia prende corpo, prende suono attraverso l’improvvisazione clinica al pianoforte. 
Mediante l’improvvisazione clinica al pianoforte il musicoterapeuta realizza il Dialogo Sonoro in modo ampio e vario. Improvvisando egli dà senso ad un gesto, ad un movimento, ad un modo di camminare, correre, vocalizzare, egli risponde ad un sonaglio, ad uno strumento idiofono, al volteggio di un nastro, perfino al silenzio, all’attesa di uno sguardo creando un dialogo espressivo che precede e va oltre la parola. 
L’improvvisazione al pianoforte risponde alle melodie, alle sonorità di un’arpa, di uno strumento a corda (violino, viola, violoncello, contrabbasso), di strumenti a fiato (tromba, corno, flauto, clarinetto ecc.), di strumenti a percussione (membrane, strumenti etnici ecc.), di strumentini idiofoni creando contesti musicali ricchi di fascino che varia attimo dopo attimo.
Ambiti d’intervento
Ogni essere umano è una partitura vivente (Edith Stein) che il musicoterapeuta impara a leggere attraverso un percorso di formazione. Gli studi non bastano. La lettura di questa partitura richiede un costante interrogarsi alla ricerca dei principi sui quali si fondano le azioni nostre e delle persone delle quali ci prendiamo cura. Nulla può essere lasciato al caso. La scelta di uno strumento musicale è una scelta che comporta il poter giocare con ritmi, melodia e armonia in un modo specifico.

Il percorso di formazione ruota attorno a tre cardini: musicalecorporeopersonale.
La corporeità è sempre in gioco perché tutti noi siamo il nostro corpo, il proprio corpo (Husserl, Merleau- Ponty, Stein).
La musica è in gioco perché ogni gesto porta in sé un ritmo, una successione nel tempo e nello spazio. Personale perché non è possibile prendersi cura delle emozioni, della sofferenza altrui, senza curarsi delle proprie. Come scrisse il poeta romano Terenzio: “Homo sum, nihil umani mihi alienum puto” – (sono uomo, niente di quello che riguarda l’uomo reputi essermi estraneo).
Quali sono gli ambiti d’intervento:
Lavoriamo con i bambini, adolescenti, adulti e anziani con diverse patologie:
Bambini iperattivi
Problemi relazionali (tutte le età)
Sordità 
Demenze 
Disturbi psichici
Testo tratto dal sito della F.I.M. Federazione Italiana Musicoterapeuti: www.musicoterapia.it

venerdì 16 marzo 2012

Attività dello studio

Ciao a tutti, 
vi ricordo che lo studio è aperto tutti i giorni con gli incontri di musicoterapia per i bambini, i ragazzi e gli adulti che hanno diverse patologie. 
Quasi tutte le persone che arrivano hanno il finanziamento della legge 162. 


Il venerdì ci sono i laboratori esperienziali e di crescita personale.


E' presente in studio una counselor e mediatore familiare che si occupa delle famiglie con incontri individuali e di gruppo, si chiama Alessandra Lallai (www.iltuocentro.it).


Vi aspettiamo!
Stefania

mercoledì 7 marzo 2012

Ricordi di Cioccolato - Laboratorio di Scrittura Creativa

Nuovo laboratorio di Scrittura creativa, sempre di venerdì sera. Iscrizioni aperte!

Ricordi di Cioccolato

Laboratorio di Scrittura Creativa e crescita personale

Il cioccolato, attraverso l'utilizzo dei sensi, fonde e si fonde con le parole, i ricordi e le sensazioni, per creare esperienze nuove, divertenti e golose.

Quando: venerdì 9 marzo dalle ore 19.30 alle ore 21.30


E' necessaria la prenotazione.

Per informazioni e iscrizioni
Alessandra Lallai
cell. 349.1846799

Dietro richiesta è possibile allestire il laboratorio anche in funzione di intolleranze o altri problemi legati al cioccolato e agli zuccheri.

Non c'è movimento senza ritmo

Bellissimo video che vi consiglio di vedere!
http://www.youtube.com/watch?v=lVPLIuBy9CY&feature=share